Cooperativa Agricola Braccianti Giulio Bellini
La Cooperativa Agricola Braccianti Giulio Bellini è un grande gruppo di uomini che da quasi ottant’anni fa della produzione agricola la sua più importante attività. La produzione della cooperativa comprende cereali e prodotti frutticoli e vinicoli di alta qualità e tutti ottenuti con tecnologie innovative e con metodi di lotta integrata.
Da queste solide fondamenta sono stati sviluppati altri progetti che hanno fortemente caratterizzato l’azienda, oggi in grado di proporsi sul mercato con un ampio ventaglio di proposte, per rispondere adeguatamente alle richieste di un mercato sempre più complesso e diversificato. Per questo motivo la Coop Giulio Bellini propone sia i propri marchi sia quelli delle aziende collegate che operano nella conservazione, lavorazione e distribuzione dei prodotti ortofrutticoli e sementieri nei mercati italiani ed europei: Molino Sima, Tenuta Garusola, Albaverde, Habitat e Corte Zanluca.

Un po’ di Storia
I nostri presidenti
Fin dalla sua costituzione, la Cooperativa è stata regolata dallo Statuto, che prevede l’elezione di un Presidente da parte del Consiglio di Amministrazione composto da 9 soci eletti in assemblea. I presidenti che si sono susseguiti nella carica dal 1955 sono: Vittorio Brusi (1955-1959), Gino Mario Felletti (1959-1970), Verterino Ferrucci (1970-1979), Antonio Guerra (1979-2001), Sante Baldini (2001-2016) e Giuseppe Ciani (2016 – attualmente in carica).
La Coop. Giulio Bellini è anche dotata di una compagine tecnica capace, ricca di relazioni e attiva nel perseguire gli interessi dei soci. Si sono susseguiti nella carica di direttore della cooperativa Bruno Natali (1957-1961), Giulio Bellini (1961-1988) e Sante Baldini (dal 1988). L’impegno profuso da Giulio Bellini per lo sviluppo della cooperazione argentana e nel suo ruolo di direttore generale hanno spinto la Cooperativa cambiare la denominazione in suo onore nel 1989, dopo la sua prematura scomparsa.
La crono-storia
Le tappe principali della nostra storia
Incorporazione della Cooperativa Habitat
Con Habitat la Coop. Giulio Bellini ha ampliato un’importante attività che prevede la fornitura di prodotto fresco da destinare al consumo.
Incorporazione del Molino Sima
La fusione per incorporazione con Molino Sima perseguiva l’obiettivo di realizzare il completamento della filiera agro-alimentare, dalla ricerca di nuove varietà, passando per la selezione del seme, la coltivazione e la trasformazione del prodotto in farina.
Incorporazione della Cooperativa Terra e Pace
Nel 1994 avviene la fusione per incorporazione della Cooperativa Terra e Pace di Bondeno, che dal 1991 aveva iniziato l’attività di manutenzione del verde sotto il marchio Albaverde.
Nuovi terreni
La Coop. Bellini riceve in assegnazione oltre 750 ettari di terreno nel Comprensorio del Mezzano, situati nei comuni di Comacchio e Ostellato.
Cooperativa Agricola Braccianti Giulio Bellini
La Coop. Agricola Braccianti di Filo prende il nome da uno dei suoi principali soci: l’Onorevole Giulio Bellini, che ne è stato direttore generale dal 1961 al 1988.
Cooperativa Agricola Braccianti di Filo
Per poter usufruire dei benefici della legge sulla Piccola Proprietà Contadina nel 1955 la Cooperativa “Terra e lavoro” dovette scindere l’attività agricola da quella industriale. Si costituisce così il 14 luglio 1955 la Cooperativa Agricola Braccianti di Filo.
Cooperativa Agricola Braccianti di Filo
Per poter usufruire dei benefici della legge sulla Piccola Proprietà Contadina nel 1955 la Cooperativa “Terra e lavoro” dovette scindere l’attività agricola da quella industriale. Si costituisce così il 14 luglio 1955 la Cooperativa Agricola Braccianti di Filo.
Fondazione cooperativa “Terra e lavoro”
La Cooperativa Agricola Braccianti G. Bellini nasce nel 1945 come cooperativa “Terra e lavoro” operando nella conduzione dei terreni agricoli e nella gestione in affitto della fornace laterizi.
RINTRACCIABILITÀ E QUALITÀ
La Nostra Mission
- Rendere nota e documentata la provenienza dei prodotti trattati
- Rendere noti e trasparenti (documentati) i flussi dei semilavorati, dei prodotti finali e di processo in tutte le fasi della trasformazione (dalla raccolta al conferimento dello sfuso)
- Mantenere sotto controllo i processi di tracciabilità al fine di prevenire eventuali non conformità e programmare le attività di gestione delle stesse
- Utilizzare indici di controllo trasparenti e di elevata responsabilità ed impegno a garanzia del cliente/consumatore finale come l’evidenza, ad ogni inizio campagna dei quantitativi potenziali di prodotti ottenibile sulla base dei raccolti e, a fine campagna, delle verifiche effettuate sulla corrispondenza tra i quantitativi potenziali ed i prodotti ottenuti
- Rendere più efficiente l’organizzazione
- Migliorare l’integrazione e il rendimento degli operatori della filiera, perseguendo la politica della qualità mediante l’attuazione di pratiche pianificate e finalizzate all’esaltazione delle caratteristiche di provenienza delle produzioni di origine controllata